Nakba per la prima volta alle Nazioni Unite, Italia aderisce al boicottaggio di Israele

Fila di convogli carichi di rifugiati da Gaza a Hebron in Cisgiordania. © 1949 UN Archives Photographer Unknown

Il 75° anniversario della Nakba o “catastrofe” in arabo, in cui almeno 700.000 palestinesi sono fuggiti o sono stati espulsi forzatamente dalle loro case durante la creazione di Israele nel 1948, sarà commemorata ufficialmente alle Nazioni Unite. Il 15 maggio 2023, il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas pronuncerà un discorso chiave a New York, nel corso di una riunione speciale di alto livello e assisterà all’evento serale organizzato nella sede dell’Assemblea Generale. Il comunicato dell’evento non fa riferimento a Israele, l’obiettivo del Comitato organizzatore resta commemorare l’impatto umanitario devastante e l’esodo del popolo palestinese dalle proprie terre.

Per le Nazioni Unite si tratta di un evento storico, viste le implicazioni che le decisioni approvate da questo consesso internazionale hanno avuto sul destino del conflitto. L’Assemblea Generale nel 1947 votò a favore della risoluzione 181, che divideva la Palestina in Stati ebrei e arabi; una decisione chiave nella serie di eventi che hanno portato alla fondazione dello Stato di Israele e al contestuale esodo palestinese, il 15 maggio 1948.

Che la fondazione dello Stato di Israele sia per la prima volta commemorato ufficialmente come una “catastrofe” non è andata giù alla diplomazia Israeliana. L’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha descritto l’evento come “abominevole” e l’ha definita “un tentativo flagrante di distorcere la storia” invocando il boicottaggio. Secondo la missione israeliana alle Nazioni Unite, gli Stati Uniti sono tra i 45 paesi che non hanno aderito ai due eventi del Nakba Day, tra cui Regno Unito, Canada, Australia, Albania, Ucraina e India e 11 dei 27 Stati membri dell’Unione europea; tra cui anche l’Italia con Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Ungheria, Portogallo, Romania e Slovacchia.

La risoluzione che ha aperto la strada agli organizzatori è stata sponsorizzata dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti nel novembre scorso. L’inviato palestinese alle Nazioni Unite Riyad Mansour ha elogiato l’esito positivo del voto: “Questa Assemblea Generale – ha detto ai margini della consultazione di Novembre – riconoscerà finalmente l’ingiustizia storica che ha colpito il popolo palestinese, adottando una risoluzione che intende commemorare il 75° anniversario della Nakba”.

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