“Jeanne Dielman” miglior film di tutti i tempi al MOMI

Il capolavoro della regista belga Chantal Akerman verrà celebrato nella retrospettiva “Jeanne Dielman e le sue radici”, tra i film che l’hanno ispirata anche “Mamma Roma” di Pasolini

A New York la notizia non è passata inosservata. E come poteva? Dal dicembre scorso al primo posto della classifica dei migliori film di tutti i tempi, stilata della rivista Sight and Sound c’è Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles (1975) della regista belga Chantal Akerman. Per la prima volta dal varo della classifica nel 1952 una regista donna ottiene il primo posto. Il prestigioso sondaggio decennale di Sight and Sound, il più ambizioso fino ad oggi, ha messo d’accordo oltre 1.600 tra i più influenti critici cinematografici internazionali, accademici, distributori, scrittori, curatori, archivisti e programmatori. 

Jeanne Dielman, 23 quai du Commerce, 1080 Bruxelles (1975)

Dal 31 Marzo fino al 9 aprile il Museo of Moving Images dedica al capolavoro femminista, la retrospettiva dal titolo “Jeanne Dielman and its roots”, dando spazio alle pellicole che hanno ispirato la Akerman, cambiando per sempre il modo di raccontare le donne sul grande schermo. 

“Jeanne Dielman” quest’anno è balzato dal 36esimo posto del 2012, alla vetta. Il vincitore del 2012, Vertigo di Alfred Hitchcock, è ora al secondo posto, con Citizen Kane di Orson Welles (che ha tenuto il primo posto per 50 anni) al terzo posto e Tokyo Story di Yasujiro Ozu al quarto. Altri tre nuovi film sono entrati nella top 10: In the Mood for Love di Wong Kar Wai al quinto posto (dal 24esimo nel 2012), Beau travail di Claire Denis al numero sette (dal 78esimo nel 2012) e Mulholland Dr di David Lynch all’ottavo posto (dal 28esimo).

Chantal Akerman

Tra i 9 film della retrospettiva  “Jeanne Dielman e le sue radici” c’ è anche “Mamma Roma” di Pier Paolo Pasolini, che viene introdotto così: “il film di matrice neorealista vede protagonista Anna Magnani nei panni di una prostituta che lotta per sfuggire al suo passato e garantire una vita dignitosa al figlio adolescente. Pasolini si è ispirato alla sua adolescenza, vissuta con la madre nella periferia di Roma. Dell’ormai classico film, bandito in Italia alla sua uscita, la Akerman ha scritto: “Amo questa donna. La sua generosità…Il film è fantastico, non per la sua finzione ma per la sua dimensione documentaristica, con Anna Magnani come personaggio femminile. Quando cammina con le altre prostitute durante quella ripresa irregolare, chiaramente presa da un’auto, e tu segui la sua gioia e quella delle altre donne, solo per questa ripresa il film è fantastico”.

Mamma Roma (1962)
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